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Come Webrooming e Showrooming possono incrementare il le vendite nel retail online

Webrooming e showrooming a confronto: cosa cambia per il retail online.

Che succede quando il consumatore visita un negozio, trova il prodotto che gli interessa, lo studia attentamente, chiede informazioni, tratta il prezzo e poi acquistaonline?
Accade, viceversa, che il cliente sfogli lo store online come catalogo, navigando alla ricerca del prodotto desiderato e poi si presenti nel negozio fisico: lo vede, lo tocca, lo odora … e lo acquista! Tecnicamente questi due effetti si chiamano: Showrooming (il primo) e Webrooming (il secondo). Effetti, comportamenti d’acquisto, che se, saggiamente intercettati, possono portare ad interessanti opportunità ai venditori online, tradizionali o ancora meglio a chi ha entrambe le soluzioni.
Qualche dato interessante lo troviamo in una infografica di Merchant Warehouse.

Chi sono i webroomers e showroomers?
Secondo l’indagine: perlopiù uomini (75% nel primo caso, 53% nel secondo) tra i 37 e i 48 anni.

 Webrooming: perché cercare nello store online e poi comprare in negozio? 

Le risposte sono chiarissime:

Cosa può imparare il venditore

Showrooming: perché cercare nel negozio e poi comprare nello store online?

Cosa può imparare il venditore

Circa l’80% delle ricerche fatte su mobile si concludono con un acquisto.

Dove?

Più o meno  il 76% degli acquisti avviene proprio nello stesso giorno e la maggior parte di essi in un paio di ore (63%).

Ecco qui alcuni suggerimenti:

Che si decida di puntare sui webroomers piuttosto che sugli showroomers, l’importante è mantenere unificata la comunicazione. La multicanalità, se usata correttamente, permette di mescolare web, realtà, mobile, rendendo l’esperienza di vendita unica per il cliente.

Fonte: https://merchantwarehouse.com/a-retailers-guide-to-webrooming