4 pregiudizi da sfatare sulla strategia per l’e-commerce B2B

Andrea è un caro amico dai tempi dell’Università e l’altro giorno siamo finalmente riusciti a trovare il tempo per un caffè. Andrea ha cambiato da poco lavoro, si occupa di gestire il reparto commerciale di un’azienda e mi ha raccontato dei suoi giudizi negativi sulla piattaforma e-commerce che ha trovato in azienda.
Andrea è convinto che una volta creato il proprio e-commerce aziendale, non si debba fare altro che aspettare il flusso di ordini, ma non è così.

Moltissime aziende sono oggi alla ricerca di grandiosi strumenti di e-commerce B2B in grado di permettergli di gestire con migliore efficienza la propria azienda, tuttavia pochi sanno che una cattiva gestione dell’aspetto digitale e comunicativo, può danneggiare il progetto nel suo complesso.

Di seguito, alcuni pregiudizi e miti da sfatare:

1. “IL SITO BELLO SERVE SOLO AL B2C”

Sappiamo bene che i siti internet cambiano molto velocemente: un sito fatto tre anni fa probabilmente sarà totalmente diverso rispetto ad oggi. Solo perchè nel settore B2C i siti cambiano in modo molto veloce e si adattano alle ultime tendenze, non vuol dire che anche il B2B non possa per questo avere un sito che segua gli ultimi trend.
“Ok, ma come fare?”
Confrontati, naviga sul web, dai un occhio a come sono i siti nel tuo settore e pensa in modo creativo a come potrebbe essere il tuo sito. Ma soprattutto, pensa ad una soluzione che non sia solo estetica, ma che possa davvero proporre soluzioni concrete per le persone.
Nel 2018, avere un sito web che rappresenti l’azienda è importante.
Avere video, un design che attrae, un sito aggiornato con le ultime esperienze dell’azienda, uno spazio per i clienti e un sito compatibile con tutti i dispositivi mobili possono sembrare sciocchezze, ma sono invece essenziali.

2. “COMPIO TROPPI ERRORI CON IL SITO”

Si dice che “errare è umano” ed anche nel mondo digitale può capitare di cadere alcune volte.
Gli errori capitano, ma sta a noi rimediare efficacemente al danno e prevenire ulteriori errori.
Come? Ad esempio, aggiornando periodicamente il sito ci si potrà assicurare di avere una piattaforma funzionante e sicura evitando gli odiosi “error 404” e monitorando l’andamento e la migliore categorizzazione per i prodotti.
Non bisogna sottovalutare infine l’immediatezza nel funzionamento, i dati sull’andamento (SEO,..) e la chiarezza e semplicità di utilizzo da parte dei clienti.

3. “LE AUTOMAZIONI E I SOFTWARE NON PENSO ANDRANNO BENE PER IL MIO TIPO DI CLIENTI”

..Falso!
L’utilizzo di software rendono migliori i processi ed il servizio clienti, attraverso una gestione più facile.
I software non daranno fastidio ai tuoi clienti, né li porteranno via. Ai clienti importa avere un servizio veloce ed immediato e lo scopo delle aziende B2B dovrebbe essere proprio quello di vendere prodotti attraverso processi di vendita più semplici e veloci possibili, i software diventano quindi la soluzione più adatta per entrambe le parti.
Ai clienti infine non importerà che tu usi servizi automatizzati o meno, ai clienti interessa di poter avere l’azienda presente e pronta ad aiutarlo nel caso di determinate necessità. Con le chat l’esperienza clienti migliorerà in modo esponenziale, garantendo ai clienti la giusta tempestività di richieste.

4. “IL MIO SITO NON DEVE CERTO ATTRARRE LE MASSE”

Sicuramente non costruirai un sito per tutti, ma per il tuo target di clienti sì. Il sito web deve essere è la giusta via di mezzo tra la rappresentazione dell’identità del brand e ciò che cercano i clienti.
Con la ricerca di mercato inoltre, si possono individuare le strategie migliori per rispettare le aspettative del buyer personas e rispondendo così a domande e dubbi comuni. Inoltre, ultimamente le landing page vengono molto utilizzate per comunicare chiaramente determinati obiettivi al mercato.
Scegli bene le immagini, le parole e il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi futuri clienti: utilizza un copywriting specificatamente indirizzato alla tua clientela e strategie che possano convertire il flusso nel sito in clienti effettivi.

Ricorda infine di:

– Chiedere ai clienti di lasciare un loro contributo sul sito (commenti, recensioni..)

– Condividere testimonianze e casi studio dei casi più di successo

Avere un e-commerce B2B, come per tutte le cose, richiede una certa dose di impegno e strategia per attrarre clienti e costruire rapporti duraturi.
Concludendo, cosa ne pensa ora Andrea dell’e-commerce B2B?
Alla fine, Andrea ha capito che si era fatto alcune idee sbagliate sull’e-commerce B2B ed ora, mi auguro che lui ed il suo team abbiano iniziato a rivedere la strategia per il loro e-commerce. Al prossimo caffè, mi racconterà com’è andata.

Esse Solutions Pimcore Gold Partner

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